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VALORIZZAZIONE DELL'AREA ARCHEOLOGICA DI CAUCANA

 

Il progetto della copertura della chiesa di Kaukana è una straordinaria occasione per rispondere ad una serie di necessità di diversa natura espresse dal committente 1-Proteggere i ruderi della chiesa con particolare attenzione a quanto resta del mosaico pavimentale; 2-valorizzare il sito rendendolo più attraente per le visite turistiche; 3-utilizzare lo spazio coperto per musealizzare gli spazi della chiesa e alcuni reperti che si potrebbero mantenere in sito. I principi progettuali utilizzati derivano essenzialmente da due fonti: 1-Lo studio comparativo con altre fabbriche coeve per determinare le dimensioni e le forme della basilica. 2-Le esperienze citate di coperture e ricostruzioni evocative di siti archeologici. Si è scelto quindi di proporre una copertura che evochi la forma della basilica basata su dati certi, ad esempio le tre navate ed i passaggi tra le navate; e su ipotesi desunte per analogia dalla vicina chiesa di Palagonia di epoca romana, anche se più tarda di un secolo, per le altezze e le forme. La nuova copertura sarà costituita da tre volumi che coprono le tre navate, con quella centrale che raggiunge una maggiore altezza rispetto alle due laterali. Non si propone la chiusura del prospetto principale e del nartece per restituire in questo caso ancora di più il senso di indeterminatezza, e quindi di evocazione, della copertura. L’abside, la parte più rilevante del sito, sia per dimensione che per forma, non è riconfigurata ma coperta da una tettoia trasparente che si estende anche sulle tombe all’esterno e che si distingue dalla copertura della chiesa per materiali ed altezza. Il progetto è basato inoltre su alcuni principi compositivi, costruttivi e funzionali desunti dai casi citati e qui applicati per raggiungere una serie di obiettivi. Principi compositivi Si propone di aggiungere alla figura del rudere della chiesa una nuova figura costituita da una copertura evocativa distinta e distinguibile dalla preesistenza per materiale e consistenza edilizia. La nuova figura, dalla forma essenziale, rigorosa, ancorché sovrapposta, non sovrasta l’evidenzaarcheologica che resta figura principale e protagonista dello spazio. Principi costruttivi La copertura costruita con materiali leggeri, acciaio e listelli di legno di abete, è sostenuta da piedritti in acciaio fondati in aderenza ai muri esistenti, senza comprometterne la stabilità ed il valore archeologico. Principi funzionali La principale funzione, oltre quella di proteggere il sito dagli agenti atmosferici, è quella culturale, cioè di restituire al visitatore l’immagine dell’edificio e della sua forma in elevato per raggiungere tre obiettivi: 1-La rappresentazione dell’edificio astratta e distinta dalla parte basamentale della chiesa, unica testimonianza dell’edificio originario; 2-lo spazio interno illuminato da una luce diffusa, quindi senza la creazione di ombre, principio fondamentale della musealizzazione indoor e outdoor; 3-grazie ad un sistema d’illuminazione artificiale si potrà godere dell’edificio anche di notte con una“messa in scena” di grande suggestione ed attrattiva turistica. Struttura portante La struttura portante della copertura è costituita da piedritti e travi in acciaio. I piedritti perimetrali sono costituiti da profili HEA 140, mentre quelli della parte centrale sono a sezione cruciforme costituiti da 4 angolari 60x60x8. Le travi portanti e di collegamento sono costituite da profili HEA 140. La struttura è fondata su piccoli plinti trivellati fino ad una profondità di cm 200 sul banco di roccia che ne garantisce il collegamento nelle due direzioni senza la necessità di travi pastoia di collegamento tra i plinti. Copertura chiesa Il rivestimento della copertura è sostenuto da una maglia di arcarecci con interasse cm 60 disposti in senso longitudinale, ed è costituito da elementi di abete cm 5 x 5 disposti in verticale con un giunto tra ogni elemento ed il successivo di cm 2. Lo stesso materiale applicato con la stessa tecnica e passo riveste l’intradosso della copertura con interposto uno strato di plexiglass, in modo da costituire un doppio ordine di elementi e nascondere la struttura in acciaio. L’acqua piovana è raccolta da grondaie in rame alloggiate tra i due rivestimenti e convogliata tramite pluviali da 50 mm alloggiati all’interno delle colonne perimetrali e smaltita tramite pozzetti di raccolta. Copertura abside e tombe Il rivestimento della copertura dell’abside e delle tombe all’esterno della chiesa è sostenuto dalla stessa tipologia strutturale con gli stessi profili. Il rivestimento è trasparente ed è costituito da pannelli di vetro stratificato temperato 18/19 mm montato su arcarecci d’acciaio 100x10 con interasse cm 125 tramite supporti in acciaio a quattro braccia.

LOCATION ITALY - SANTA CROCE CAMERINA

 

DESIGNER

CARMELO TUMINO | ARCHITREND

GAETANO MANGANELLO | ARCHITREND

FRANCESCO FINOCCHIARO | OFFICINA 21

GIUSEPPE GUERRERA

 

PROJECT YEAR 2010

 

CLIENT

SOPRINTENDENZA DEI BENI CULTURALI

E AMBIENTALI RAGUSA

 

IMPRESA

EDIL2000 DI VENEZIA VINCENZO E C. 

S.R.L.

 

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